Laboratorio di Ricerca

Ci appassiona affrontare i progetti sfidanti dei nostri Clienti e proporre loro soluzioni innovative grazie alla professionalità del nostro team di Ingegneria e Project Management ed alle potenzialità offerte dai materiali polimerici e dalle relative tecnologie di processo.
La partnership con GHEPI assicura un contributo specialistico nello sviluppo dei progetti con Tecnopolimeri, Polimeri ad Alte Prestazioni e Polimeri Innovativi e può offrire vantaggi significativi nella partecipazione a Progetti finanziati di Ricerca e Innovazione, nazionali ed europei.
Il forte impegno di GHEPI nell’innovazione è testimoniato anche dall’attiva partecipazione, a partire dal 2003, a importanti Progetti Europei di Ricerca e Sviluppo.
Nel 2011 GHEPI ha conseguito l’Accreditamento alla piattaforma Meccanica Materiali della Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna. Il Laboratorio di Ricerca si occupa di Ricerca Industriale e Trasferimento Tecnologico in questi ambiti principali:
- Ricerca Industriale applicata al Metal Replacement nello sviluppo di articoli in Tecnopolimeri e Polimeri ad Alte Prestazioni con la finalità di migliorare le performance tecnico-produttive, la competitività complessiva e la sostenibilità ambientale dei nuovi prodotti.
- Ricerca Industriale applicata all’Innovazione di Prodotto nell’ambito dei Materiali polimerici Innovativi fra i quali i Biopolimeri, i Nanocompositi e i Polimeri per soluzioni di Design.
- Trasferimento Tecnologico applicato alla progettazione di nuovi prodotti o all’ottimizzazione di prodotti esistenti attraverso l’Innovazione di Processo e/o l’integrazione di differenti tecnologie produttive.
Articolazione del Laboratorio di Ricerca:
- Organigramma
- Contratto di Ricerca
- Accordo di Riservatezza
- Macchine e Impianti
- Strumenti di Laboratorio
Per informazioni rivolgersi ad Andrea Aicardi | Direttore del Laboratorio di Ricerca
Tel. +39 0522 944265 | Cell. +39 340 6995093 | Email: andrea.aicardi@ghepi.com
Grafene
GHEPI è stata la prima azienda in Italia a sperimentare il Grafene come rinforzo di materiali polimerici per lo stampaggio a iniezione.
L’esperienza di GHEPI sul Grafene è iniziata nel 2012 con la partecipazione al Bando della Regione Emilia-Romagna “Dai Distretti Produttivi ai Distretti Tecnologici” sul tema: “Studio di processi di funzionalizzazione del Graphene come materiale abilitante per applicazioni meccaniche”.
La ricerca si è svolta con un team di aziende coordinate dal CNR di Bologna e aveva come obbiettivo la formulazione di Polimeri Nanocompositi ad altissime prestazioni per la produzione di articoli tecnici e meccanici tramite stampaggio ad iniezione.
L’attività di Ricerca e Sviluppo si è occupata di:
- Produzione di Grafene
- Formulazione ed estrusione di compound in diverse matrici polimeriche e loro caratterizzazione
- Stampaggio ad iniezione di varie tipologie di articoli
- Test di laboratorio per la caratterizzazione dei nuovi compound ottenuti.
L’attività è ora diretta alla sperimentazione di Grafene su diverse matrici polimeriche allo scopo di migliorare le prestazioni rispetto all’utilizzo di rinforzi e additivi tradizionali.
I test sono stati condotti su articoli per molteplici applicazioni: articoli tecnici per macchine automatiche, articoli tecnici per macchine da giardinaggio, palmari per la logistica, anelli di tenuta ed altri.
Biopolimeri
Partecipiamo con grande interesse a Progetti di R&D attinenti i futuri trend dello stampaggio a iniezione, a maggior ragione se riguardano l’ambito dell’Economia Circolare finalizzata alla Sostenibilità Ambientale.
GHEPI è stata coinvolta da una Società privata, tramite il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di UniMoRE, in un Progetto di R&D che riguarda la tecnologia di produzione di un Biopolimero ottenuto da residui di lavorazione dei vegetali.
Il compito di GHEPI è quello di sperimentare diverse formulazioni al fine di definirne l’ambito di applicabilità e le condizioni di processabilità nello stampaggio ad iniezione.
Il Biopolimero rientra nella famiglia dei PHA – Poliidrossialcanoati ed è Biodegradabile al 100%. Al contrario di altre famiglie di biopolimeri, il PHA si è rivelato molto interessante anche per la produzione di articoli che richiedano proprietà strutturali-meccaniche.
La sperimentazione ha fino ad ora portato alla realizzazione di componenti per macchine da giardinaggio, palmari per la logistica, casalinghi, giocattoli e complementi d’arredo.